Livigno e Bormio

(continua martedė 12 agosto)
Arrivati al passo, attraverso la Forcola di Livigno (2315) siamo scesi a Livigno (1816) dove, dopo aver mangiato (finalmente?) all'italiana, ciascuno di noi aveva qualche commissione da svolgere: Ferruccio ha cercato un farmaco contro una seria forma di allergia da esposizione al sole che rischiava di compromettere la continuazione del suo giro (anche se poi, scoperto che avrebbe dovuto ridurre l'assunzione di bevande alcoliche, ha acquistato il farmaco ma non lo ha usato!); Lele ha cercato per l'ennesima volta un negozio di biciclette che potesse sostituire uno dei rapporti della sua bicicletta - priva della 'tripla' anteriore - con il mitico "30" (e, per l'ennesima volta, non lo ha trovato); io ho realizzato un mio antico desiderio ed ho acquistato - previa accensione del relativo mutuo - un bel binocolo compatto Zeiss.

scendendo dalla Forcola verso Livigno

Ferruccio a Livigno

Nel pomeriggio, passato il momento del caldo pių feroce, ci siamo avviati verso Bormio (1217) attraverso il passo del Foscagno (2291). Dopo tanti giorni di sofferenza, ho finalmente cominciato a sentire l'effetto positivo di un po' di allenamento: nonostante il complessivamente scarso impegno sportivo della giornata, e nonostante un paio di scherzosi traguardi volanti che ho dovuto cedere - non senza lotta - a Lele, sono stato soddisfatto di rilevare che il distacco abissale che usualmente mi infliggevano i miei due amici si era sostanzialmente ridotto, e che cominciavo a stare bene sui pedali.

Dal Passo del Foscagno verso Valdidentro

Il campanile della piazza principale di Bormio

A Bormio siamo andati alla ricerca di un amico di Ferruccio del quale si sapeva che era mastro birraio e che produceva l'ottima birra Stelvio. Abbiamo scoperto poi che Edoardo č il produttore anche e soprattutto del famoso amaro Braulio - la cui segreta ricetta gli č stata tramandata dal bisnonno. Dopo averci cortesemente trovato alloggio in un albergo nel centro di Bormio e averci consigliato un ottimo locale per la cena, Edoardo ci ha fatto visitare lo stabilimento di produzione del Braulio che incredibilmente, a partire dalle storiche cantine originariamente possedute dal progenitore che ha creato l'amaro, nell'arco di un secolo e pių si č sviluppato per quattro piani sottoterra in pieno centro storico di Bormio. E' un agglomerato di enormi magazzini in cui si possono vedere, fascinosamente descritti dal contagioso entusiasmo di Edoardo, vasche di macerazione, depositi di erbe segrete contenute in sacchi marcati solo genericamente, centrifughe, presse, tini di decantazione, immense botti di invecchiamento in rovere e, last but not least, il deposito segreto dove il padre di Edoardo tiene i suoi formaggi. Ancora stupefatti dalla visita, dopo aver gustato un Braulio shakerato in versione estiva, ci siamo avviati al meritato riposo.
[87 km, ~1300 mt]

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aggiornato il 23/01/2010

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