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mercoledì 13 agosto Ferruccio e Lele - che in ogni occasione si sono dimostrati simpatici ed affidabili compagni di viaggio, e che spero di incontrare nuovamente in prossime spedizioni - hanno preso la dura via dello Stelvio per poi girare all'Umbrailpass (2502) verso S.Maria, e di lì, passando nuovamente in terra svizzera, scendere a Glorenza (920) per riprendere l'auto e rientrare a Bolzano. Io invece ho scelto di passare per il Passo del Gavia (2621), che ho superato senza troppo soffrire: la strada sale abbastanza
regolarmente già da Bormio a S.Caterina Valfurva (1735) e ha solo un paio di
tratti duri sopra S.Caterina. Spettacolare e impressionante invece la discesa a Ponte
di Legno (1258), su una stradina molto stretta e avventurosa. La salita da Ponte
di Legno al Gavia (e meno male che io scendevo) mi è sembrata senz'altro la
più impegnativa che abbia visto in questo giro. Quando l'avevo fatta in salita,
due anni fa, ne avevo avuto un'impressione meno dura; ma forse era stato anche
per merito della bottiglia di Teroldego che aveva rallegrato la sera della
vigilia :-).
Dopo due panini e due birre a Ponte di Legno sono sceso nel caldo soffocante di
Cedegolo in Valcamonica (480), da dove - sotto il timore di un temporale che
brontolava indeciso in cima alla val Paisco - sono salito al passo del Vivione
(1828). Il Vivione, benché sempre pedalabile, è stato
comunque un ostacolo decisamente impegnativo: come dislivello infatti è solo qualche
decina di metri inferiore al Gavia. TOTALE GENERALE: ~700 km, ~12.700 mt Percorso: Una curiosità: non ero mai passato (in bicicletta, e dalla stessa parte) per nessuno dei passi per i quali è transitato il mio giro. Sarà difficile che, nelle stesse zone, possa capitare nuovamente ... |
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