Il prelievo di documenti

La funzione di PRELIEVO DOCUMENTI

Jolly offre la possibilità di generare documenti copiando o, per meglio dire, prelevando il contenuto di documenti già esistenti. Questa funzione offre in prima battuta la possibilità di duplicare documenti simili senza doverli riscrivere ex-novo. Ma, cosa assai più importante, consente la creazione di catene di documenti collegati tra loro e offre la capacità di gestione dei residui (le quantità che rimangono da prelevare su ciascun documento).

Se il documento prelevato è un ordine, il prelievo può eseguire l'evasione dell'ordine per la quantità prelevata.

La funzione del PRELIEVO viene svolta attraverso i FILTRI DI PRELIEVO, che possono essere creati e modificati dal menù sistema/codici e causali/filtri di prelievo. Questi filtri sono delle impostazioni che consentono di:

bulletSELEZIONARE da quali documenti e da quali articoli si desidera effettuare il prelievo;
bulletESEGUIRE il prelievo secondo la modalità desiderata

La finestra di prelievo comprende TRE diverse linguette (durante la creazione/modifica di filtri di prelievo sono tre, durante l'esecuzione del prelievo compaiono solamente le prime due). In prima approssimazione, il contenuto delle linguette è il seguente:

bulletFILTRO DOCUMENTI: contiene le impostazioni di selezione dei documenti da cui si desidera effettuare il prelievo;
bulletMODALITA' ESECUZIONE: impostazioni di esecuzione del prelievo;
bulletDIRITTI OPERATORE: impostazioni che limitano l'accesso a determinati filtri di prelievo in funzione dell'operatore che esegue l'operazione.
bulletOPERAZIONI PARTICOLARI:
bulletstorno di prelievo
bulletformula di generazione data di consegna

FILTRO DOCUMENTI
Questa sezione consente di selezionare i documenti che devono essere considerati dal filtro di prelievo.

MODALITA' ESECUZIONE
Questa sezione consente di indicare la modalità di esecuzione del prelievo.

Linguetta QUANTITA'
Specifica le seguenti condizioni:

bulletil prelievo può trattare gli ARTICOLI (diretto) oppure la DISTINTA BASE (per esplosione della distinta base)
bulletdi norma il prelievo stabilisce un collegamento tra il documento prelevato e quello generato; questo comportamento è governato dall'apposito flag, e può essere inibito
bulletquantità aggiornate sul documento prelevato: si intende l'aggiornamento di un contatore (sul documento prelevato) che, per ogni tipo di quantità, tiene traccia delle quantità prelevate e, per differenza, stabilisce le quantità residue
bulletquantità considerate durante il prelievo: in riferimento al documento prelevato, stabilisce quali quantità possano essere oggetto del prelievo

GESTIONE DEGLI SCARTI
Jolly tratta due differenti tipi di scarto, ciascuno dei quali può essere oggetto di prelievo.

bulletSCARTO LOCALE (o semplice) è la quantità indicata direttamente come scarto sullo specifico documento (esempio: carico una bolla di 100 pezzi, e dichiaro che 3 sono difettosi)
bulletSCARTO COLLAUDO è la quantità di un documento che è stata dichiarata difettosa dai documenti di collaudo che lo hanno prelevato (esempio: documento A di accettazione di 100 pezzi, documento B di collaudo che preleva il documento A e dichiara che ci sono 3 pezzi difettosi; la quantità 3 viene registrata come scarto locale sul documento di collaudo B e come scarto collaudo sul documento di accettazione A). 

STORNO DI PRELIEVO
Supponiamo una situazione in cui un ORDINE viene prelevato da una BOLLA, e la bolla viene stornata da un RESO. Attivando il flag 'STORNO' sul filtro di prelievo del RESO, JOLLY provvederà a ricaricare l'ordine della quantità stornata. Condizione indispensabile perché l'operazione avvenga è che tra le quantità movimentate dai due filtri di prelievo (il filtro di prelievo tra ORDINE e BOLLA e quello tra BOLLA e RESO) vi sia almeno una quantità movimentata in comune. Per intenderci: sugli stessi documenti vi possono essere le seguenti catene di prelievo che vengono gestite in modo completamente separato:

  1. ORDINE > BOLLA > BOLLA DI RESO (qtà movimentata: giacenza)
  2. BOLLA > FATTURA > NOTA DI CREDITO (qtà movimentata: fatturata)

 

linguetta FILTRO ARTICOLI DISTINTA BASE
La linguetta si applica esclusivamente al caso di prelievo per esplosione di distinta base.
Contiene le condizioni di selezione che vengono applicate ai componenti della distinta base. 

linguetta MODALITA'

Le impostazioni consentono di determinare se gli articoli vengono prelevati singolarmente oppure cumulativamente (per documento). Consentono di specificare anche l'inserimento di un riferimento al documento prelevato, che può esser composto attraverso l'uso di sigle simboliche che vengono sostituite dai corrispondenti valori.

linguetta VALORI

 

linguetta PRODUZIONE

 

linguetta OPZIONI

 

linguetta PRELIEVO AUTOMATICO

 

linguetta SCARICO COMMESSA PRODUZIONE
vedi Creazione automatica di documenti

linguetta EXTRA
Contiene le impostazioni per il prelievo, la copia, l'assegnazione di valori e tutto quanto riguarda i campi extra.
Il campo extra serial number, in particolare, viene trattato in modo speciale anche sulla linguetta del filtro documenti, perchè costituisce un campo su cui è spesso comodo eseguire funzioni di selezione.

DIRITTI OPERATORE
Questa sezione consente di limitare l'accesso ai filtri di prelievo in funzione dell'identità dell'operatore.

FORMULA GENERAZIONE DATA ORDINE
E' possibile inserire nell'apposito campo una formula che definisce la data di ordine che deve essere inserita sul documento generato attraverso il prelievo.
La formula può essere composta utilizzando le regole aritmetiche di addizioni e sottrazione e uno dei seguenti simboli:

bulletcampi del documento prelevato [iniziale P come Prelevato]
bulletPDD = data documento
bulletPDR = data riferimento
bulletPDO = data ordine (funziona anche il simbolo obsoleto PDC)
bulletPDK = data conferma ordine
bulletPDM = data magazzino
bulletGGPF_LAV = giorni lavorazione prodotto finito [P]
bulletGGDB_LAV = giorni lavorazione componente DB [D]
bulletGGDB_ANTL = giorni anticipo componente DB (Locale)
bulletGGDB_ANTT = giorni anticipo componente DB (Totale)
il valore si differenzia da GGDB_ANTL solo nelle distinte base a più livelli; è pari alla somma di GGDB_ANTL e del corrispondente valore sull'articolo gerarchicamente superiore
bulletcampi del documento di destinazione [iniziale D come Destinazione]
bulletDDD = data documento
bulletDDR = data riferimento
bulletDDO = data ordine (vale anche il simbolo obsoleto DDC)
bulletDDK = data conferma ordine
bulletDDM = data magazzino

NB: i simboli PDO, PDK, PDM, DDO, DDK, DDM sono stati implementati a partire dalla release database 1160 (luglio 2009).

Esempi:

DDD + GGDB_LAV prende la data del documento generato
aggiunge i giorni di lavorazione del componente
DDD + GGDB_LAV + 2 aggiunge alla data del documento generato
aggiunge i giorni di lavorazione del componente
aggiunge 2 giorni aggiuntivi (concessi al terzista come riserva)
PDO - 10 data ordine del documento prelevato
meno i giorni di lavorazione indicati sul prodotto finito
meno 10 giorni (di cautela)

E' obbligatorio inserire almeno un campo data (operatore consentito: solo il segno +).
Qualora il campo sia lasciato completamente vuoto, il valore utilizzato per default è la data di ordine del documento prelevato.

PROPOSTA AUTOMATICA TRACCIABILITA'
La scheda in oggetto ha lo scopo di fornire un ausilio per la gestione automatica della tracciabilità. Per maggiori dettagli LEGGI QUI.

Pagina base del manuale di JOLLY

aggiornato il 23/01/2010

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