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"Sai dove si vende il pesce?" Socrate PREFAZIONE Non sono mai stato particolarmente bravo in italiano scritto, a scuola raggiungevo a mala pena la sufficienza e questo va detto, anzi va precisato subito per mettervi in guardia da ciò che potreste incontrare se avrete la sfrontatezza di avventurarvi nella lettura delle prossime pagine. Ma sono un profondo sostenitore dell'autoconvinzione e un venerdì sera, rincasato dopo aver bevuto qualche birra di troppo, mi sono fatto un ora di training autogeno con gli occhi fissi su un saggio di Isaac Asimov, mi sono seduto davanti al computer ed ho iniziato a battere a caso i tasti. Ne è uscito Crisi di uno scrittore, il primo racconto di questa raccolta e quello che ha dato inizio alla mia vena letteraria. Il problema è che ho provato gusto ad improvvisarmi scrittore, e così ho continuato, con una serie di altri racconti, se mi permettete l'immodestia di chiamarli tali, che spaziano dalla fantascienza al giallo, e sto continuando a tutt'oggi. Non voglio peccare di presunzione ma solamente proporre alcune piccole riflessioni, per passare in un modo diverso una serata diversa; male che vada potrete sempre usarli per accendere il camino (se l'avete), e consolarvi al suo tepore [NDE: il suggerimento del camino era evidentemente valido per l'edizione cartacea dei racconti]. Sono stati scritti nell'arco di tre anni: dal '93 al '95; spero avrete modo di notare l'evoluzione letteraria dell'autore, in meglio o in peggio, qualora vi sia stata. E adesso che siete stati avvertiti un breve accenno sulla musa ispiratrice di ognuno di essi: Crisi di uno scrittore, come ho già avuto modo di dirvi, è nato così, quasi per caso e non ha nessun riferimento con il sottoscritto. E' il primo ed è logico che per me abbia un posto di particolare rilievo. Siamo partiti da semplici equazioni è fantascientifico, nato da una discussione avuta su una semplice ma tutt'altro che banale domanda: come mai dal futuro anche dal più remoto, non è mai giunto a noi nessuno? A voi scoprirlo leggendo Semplici equazioni, un contributo alla già per altro nutrita schiera dei racconti sulle macchine del tempo. Vi era un re e Delirio, rappresentano un capitolo a se stante: del primo troverete una nota a fine racconto, non è caratterizzato da una grande dinamicità ma forse vi si possono trovare spunti per qualche riflessione introspettiva, del secondo posso solo dirvi che è stato scritto in due settimane in cui non avevo la mente particolarmente serena. Un gioco da ragazzi, è ambientato nei giorni nostri, e narra di un concorso fotografico un po' singolare e della competizione tra due vecchi amici o quasi. Magari vi troverete qualche idea per una fotografia particolare. Ed eccoci al giallo, I cinque amici è il primo racconto in cui viene presentato Ferretti, il detective infallibile. Vi lascio il compito di smascherare il colpevole, ma ricordate che dovrete farlo prima che Ferretti esamini quel volume dell'enciclopedia che ... Per gli amanti del Fantasy e scritto con una lieve punta di ironia, ecco Un tranquillo venerdì, dove avrete modo di far la conoscenza dell'immaginifico Mahalla. Segue quindi il secondo giallo Una questione di logica in cui ritroviamo l'ineguagliabile ispettore Ferretti alle prese questa volta, con un club di enigmisti. Vi invito a cimentarvi con lui nella ricerca del colpevole, ma fate attenzione: potrete individuarlo solo se sarete in grado di risolvere il "giochetto" di logica che sta alla base dell'omicidio. La raccolta infine si conclude con la parodia di Siamo partiti da semplici equazioni, che viene riproposto con il titolo mutato in Semplici disequazioni, scritto per l'occasione con la collaborazione di un collega. Se avete apprezzato l'originale, vi si offre l'occasione di rileggerlo sotto un ottica diversa, altrimenti (caso più probabile) se trovate pessimo il primo, avrete modo di vedere come si possa ulteriormente peggiorare. Se mi avete seguito fino qui in questa prefazione significa che siete almeno in piccola parte curiosi, non mi resta quindi altro da dirvi che buona lettura.
I racconti
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